Bruce Dickinson e il volo

 

Influenzato dal batterista degli Iron Maiden, Nicko McBrian, Bruce cominciò a provare un interesse sempre maggiore per il volo. Fece la sua prima lezione di volo solamente per curiosità, ma successivamente cominciò a prendere la cosa sul serio.

Durante i tour, qualche volta è capitato che pilotasse l’aereo che portava la band. E nel caso avesse anche solo un giorno libero durante due concerti andava nel più vicino aeroporto, affittava un aereo e tornava a casa a salutare la sua famiglia.

A casa sua ha un simulatore vero e proprio, con svariati programmi di volo. Ha un sofisticatissimo strumento che gli consente di simulare delle manovre in aeroporti realmente esistenti. Lo usa in caso di mal tempo ma anche, e questo è la cosa più importante, per mantenere in allenamento la mente. 

 

“Una delle cose fondamentali nel volo, specialmente in quello strumentale, è che devi assolutamente essere sempre sveglio e pronto. E’ un esercizio puramente mentale perché tu non puoi fare affidamento alle tue sensazioni. Di fatto è fondamentale essere molto preparati. Devi tenerti sempre in allenamento, a meno che tu non voglia morire.”

 

Adesso Bruce ha il brevetto di pilota civile e occasionalmente lavora come pilota in una compagnia di volo britannica (Astraeus).

 

 

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