Quando
ed in che occasione sei venuto a contatto per la prima volta con Bruce
Dickinson?
Il
primo contatto con Bruce è stato “acustico”, nel senso che ho ascoltato
l’album “Accident of birth” in macchina insieme ad un mio carissimo amico
batterista (Fabio Colella) e grande fan di Bruce. L’impatto è stato
fulminante… amore al primo ascolto! Da quel momento ho ascoltato tutta la
discografia di Bruce, sino ad arrivare a “Tyranny of souls” dove… mi ci sono
ritrovato a registrare e compaio nel booklet…! Beh si, una bella storia… per
coronare il tutto mi manca di conoscere Bruce di persona. Quest’anno (2005)
a Giugno ero stato invitato dalla casa discografica al “Gods of Metal” di
Bologna per incontrare lui e parte del suo staff ma non mi è stato possibile
andare dato che ero impegnato in tour. Peccato! Io sono stato in contatto
continuo e strettissimo con RoyZ che ha guidato tutte le fasi della
realizzazione di “Tyranny fo souls”.
Come consideri la carriera solista di Bruce? Molti la approvano, altri
invece la vedono come una sorta di “tradimento”. Da che parte stai tu?
Io
sta dalle parti di chi ammira un artista vero, vivo, intramontabile e
devastante nelle sue grandi qualità!
Bruce ha fatto notare più volte che la scrittura del suo ultimo album,
Tyranny Of Souls, l’ha intrapresa durante il Dance Of Death Tour ‘03/’04. A
quando risalgono i primi contatti per la vostra collaborazione?
RoyZ
mi ha contattato la prima volta nel mese di Gennaio 2004 chiedendomi la
disponibilità (senza scendere troppo nei particolari…) per la realizzazione
di un album… dopo l’OK da parte di Bruce, nel mese di Luglio Roy mi chiama
dicendomi se ero pronto per registrare il nuovo di Bruce Dickinson! Bene,
detto e fatto. Ho iniziato immediatamente le registrazioni che ho terminato
dopo tre mesi, praticamente verso la metà di Ottobre.
A che punto erano le canzoni su cui hai iniziato a lavorare?
Ho
ricevuto tutti i brani eseguiti da Batteria, Chitarra e Voce guida. La
struttura era già ottimamente definita.
Hai
avuto carta bianca nella creazione delle parti, oppure ti sono state
“imposte” delle idee? I contatti li avevi con Bruce o era Roy Z che si
occupava della gestione del progetto?
Come
ti ho detto RoyZ si occupa di tutto ed è con lui che tenevo i contatti. Ho
avuto carta bianca nelle registrazioni ma Roy mi aveva dato delle
indicazioni generali per l’intero album che riguardavano le sonorità
“tastieristiche” da aggiungere al collaudato trio chitarra/basso/batteria.
Ad esempio Roy non mi ha voluto mandare la parte del basso (come era già
successo per la registrazione dell’album “Holy Hell” di Rob Rock) per
lasciarmi più possibilità creative dato che il basso determina abbastanza
prepotentemente l’aspetto armonico di un brano. Resta il fatto che io ho
proposto le mie idee che nell’80% dei casi sono state accettate in pieno,
per la restante parte ho dovuto capire le esigenze di Roy e di Bruce. Per
alcuni brani non è stato facile (vedi “Abduction”o “Soul intruder…) ma alla
fine ci siamo riusciti e l’apprezzamento mostratomi da Roy e da Bruce è
stato la più grande ricompensa per un lavoro che è stato lungo ed
impegnativo ma pieno di soddisfazione!
Molti sostengono che Tyranny Of Souls sia il miglior album solista fatto da
Bruce. Come lo giudichi tu?
Per
me gli album di Bruce sono tutti carichi di energia ed emozione ciò che
praticamente rende la Musica importante e densa di significato. Non penso di
dover aggiungere altro…
La
tua collaborazione con Roy Z spazia oltre la carriera solista di Bruce
Dickinson. Ce ne vuoi parlare?
Si,
con Roy abbiamo raggiunto un bel grado di affinità, stima reciproca e
rapporti professionali seri, qualcosa di cui vado molto fiero dato che
ritengo Roy un grande artista oltre che un produttore dalle chiare idee in
testa (che per un produttore significa tutto!). Con Roy avevo già lavorato
per i due ultimi dischi di Rob Rock (“Eyes of eternity” e “Holy Hell”) e ciò
mi ha aiutato ad affrontare le registrazioni per “Tyranny..” in maniera più
consapevole conoscendo già il suo modo di lavorare e, a grandi linee, le
sonorità a cui è più legato anche se, a dire il vero, certe richieste
timbriche per “Tyranny..” mi hanno un po’ sorpreso. Alla fine, come sempre,
Roy ha avuto ragione e le sue richieste si sono rivelate ben motivate ed
azzeccate!
Quali
sono i tuoi prossimi progetti? Se si possono dire…
Sto
per avviare la stesura del mio nuovo album strumentale, poi il nuovo album
cantato che succederà a “Messenger of the Gods” uscito lo scorso anno.
Ultimamente ho avviato una collaborazione con Andrea De Paoli (il
tastierista dei Labyrinth) e spero davvero di riuscire a concretizzare le
nostre idee. Andrea è un ragazzo davvero in gamba, musicalmente e
umanamente. Ho anche un DVD didattico in cantiere ma ho dovuto posticiparne
la realizzazione per l’accavallarsi di situazioni di lavoro. Parteciperò
alle registrazioni del nuovo album del chitarrista americano Neil Zaza e al
nuovo album del mio grandissimo amico Rob Rock. Ti confesso, però, che ho
una gran voglia di tornare sul palco a suonare la mia Musica, sono passati
tre anni dall’ultima mia apparizione in pubblico e mi manca molto il
contatto e l’atmosfera di un mio concerto… Forse, nel cuore, è questo
l’appuntamento ed il progetto che vorrei realizzare al più presto!
Un
ringraziamento non è niente rispetto quello che ti meriteresti. Sei stato
veramente molto gentile e disponibile. GRAZIE di cuore!
Grazie a te e a tutti i
lettori di airraidsiren.it , non conoscevo il sito ed invece scopro che è
davvero ben curato, pregevole nei contenuti ed aggiornato. È con gran
piacere ed onore che vedrò la mia intervista pubblicata! Lavorare per il
nostro amato Bruce è stato anche questo, conoscere molti dei suoi fans che
ti trasmettono amicizia, calore e passione!